by MarcelloCividini
Il Ministro dello Sviluppo Economico, dal nome che forse non entrerà nella storia, lancia l’allarme, è preoccupato!
Quattro raffinerie in meno l’anno prossimo! Ohibò, se aggiungiamo anche il minor consumo di benzina per le automobili, quest’anno la nostra bilancia dei pagamenti rischia di finire in attivo!
Quello che non poté la campagna di sostituzione delle lampadine, il finanziamento del solare, dell’eolico, del biogas (per capirci le esalazioni degli escrementi di maiali e vacche) fu ottenuto dalla crisi. E lui è preoccupato per gli addetti al comparto petrolifero, che diminuiranno nei confronti degli addetti al solare.
E allora cosa pensiamo di fare per giustificare qualche decina di milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica, quattro città italiane non più inquinate dai miasmi della produzione di cui, prima o poi, i giudici scopriranno l’insalubrità?
Aumentiamo le accise sulla benzina, finanziamo un gasdotto dall’Azerbaigian e ci piangiamo un po’ addosso.
Ma la banda larga che in tutto il mondo civile sta facendo partire una nuova economia dov’é?
Con la sola multa per le quote latte, ignorate dai nostri governanti a caccia di consensi, si potrebbero coprire di fibre ottiche tutti i paesini d’Italia. Ognuno dei nostri comuni potrebbe attirare con i suoi monumenti, cibi e manifestazioni il turismo qualificato del mondo.
Ma cosa stanno aspettando?
L’EXPO 2015
Che sforerà i costi già assurdi previsti, non avrà la metropolitana, non avrà i navigli, che non saprà dove mettere tutti quei turisti insieme, che fornirà loro pizze e hamburger congelati, che darà lavoro ai giudici per gli anni a venire.
Fino alle prossime elezioni che cambieranno tutto.
Ora, se i giovani Italiani non scendono ancora in piazza come i vari indignados dei paesi vicini, sarà perchè le loro mamme sono troppo possessive? Sarà perchè in fin dei conti le pensioni dei nonni bastano per tutti?
Probabilmente, come Papa Francesco ha lasciato trapelare, una vita da poveri non è poi così male.